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Elisabetta Cardella - These plants can kill

THESE PLANTS CAN KILL Dal 16 al 24 febbraio 2019 Inaugurazione sabato 16 febbraio 2019 ore 18.30 IpazziFactory via Palestro 21, Pisa Opere di Elisabetta Cardella Installazione interattiva a cura di Alma Artis - Accademia di Belle Arti Suono Massimo Magrini A cura di Carlo Alberto Arzelà "Un giardino pericoloso questo. Intrappolato nelle pietre, trafitto da spine, braccato da animali che mostrano i denti, circondato da insetti velenosi, fiori che avvinghiano fino a soffocarti. Occorre lottare. L’unica arma per uscirne vivi è la bellezza."

Marco Bigliazzi, limite acque sicure



MARCO BIGLIAZZI - LIMITE DELLE ACQUE SICURE
E' la Mostra di opere pittoriche e grafiche tratte da “Cardboard Towns, Citta di Cartone”   che trova collocazione presso il nostro spazio espositivo dal 11 al 27 ottobre 2018.
Curata da Carlo Alberto Arzelà,

è inserita nel calendario dell’INTERNET FESTIVAL 2018


La mostra è parte di tre iniziative sparse sul territorio della nostra città dal titolo Marco Bigliazzi - Leggere attentamente le avvertenze - eventi sparsi d'arte - incentrate sull'opera di questo poliedrico autore.

Nel nostro spazio in esposizione dipinti, disegni e opere grafiche.

Pre-opening: giovedì 11 ottobre ore 18.00
Vernissage 12 ottobre dalle ore 18:00 fino alle 21:00

Orario di apertura i giorni successivi:
Merc. Giov. Ven. 10.00/13.00 e 16.30/19.30
Sab. 16.30/19.30
IPazzifactory, via Palestro 21, Pisa

per ogni dettaglio segui:
l'evento su FB




MARCO BIGLIAZZI - LEGGERE ATTENTAMENTE LE AVVERTENZE
Eventi sparsi d'arte

A cura di Carlo Alberto Arzelà
Dall’11 al 27 ottobre 2018

In collaborazione con
Spazio espositivo iPazziFactory
Mai.Social.Maison
T.R.A. Teatro Rossi Aperto

Leggere attentamente le avvertenze è il titolo di tre iniziative incentrate sull'opera di Marco Bigliazzi, che riuniscono tre realtà attive in campo culturale sul territorio pisano: iPazziFactory, Mai.Social.Maison, e il T.R.A. - Teatro Rossi Aperto.

L'autore, regista di cinema d'animazione oltre che artista, scrittore e musicista, ha realizzato corti e serie d'animazione con RAI e partner internazionali distribuiti in tutto il mondo, come la premiata Taratabong!, Pulcinella Award a Cartoons On The Bay come miglior serie preschool. Gli eventi, sotto la curatela di Carlo Alberto Arzelà, si terranno a Pisa dall'11 al 27 ottobre: esposizioni di dipinti, disegni e scenografie, proiezione di video, incontro sui cartoons, presentazione dei romanzi In Bianco (2015, menzione speciale a Giallo Garda 2016) e In Nero (2017) e concerto rock sperimentale della band di Marco Bigliazzi, i Parafulmini col loro album Tenere fuori dalla portata dei bambini (Lizard Records, 2017).
I primi due appuntamenti sono stati inseriti nel programma dell’Internet Festival 2018 sotto al tema dell’intelligenza in termini di creatività.CALENDARIO EVENTI:

LIMITE DELLE ACQUE SICURE
Mostra di opere pittoriche e grafiche, “Cardboard Towns, Citta di Cartone”
In collaborazione con iPazziFactory - Arte contemporanea
Evento all’interno del Calendario dell’Internet Festival 2018
dal 11 al 27 ottobre 2018
Pre-opening  giovedì 11 ottobre ore 18.00
Vernissage 12 ottobre dalle ore 18:00 fino alle 21:00
IPazzifactory, via Palestro 21, Pisa
Orario di apertura i giorni successivi: Merc. Giov. Ven. 10.00/13.00 e 16.30/19.30 Sab. 16.30/19.30

Sponsor: Studio Legale Michele di Gregorio, Farmacie Comunali Pisa, Arzelà Studio Architettura, Farmacia Mugnaini.
Media Partner: Paperboat Video
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SI PREGA DI BUSSARE
Serata letteraria ed esposizione opere, video e grafiche
con introduzione critica di Manuela Antonucci
In collaborazione con Mai.Social.Maison
Evento all’interno del Calendario dell’Internet Festival 2018
12 e 13 ottobre 2018 dalle ore 21:00 fino alle 24:00
Presentazione romanzi “In Bianco” e “In Nero” 12 ottobre 2018 ore 21:00
Mai.Social.Maison, via Camillo Benso di Cavour 57, Pisa

Sponsor: Studio Legale Michele di Gregorio, Farmacie Comunali Pisa, Arzelà Studio Architettura, Farmacia Mugnaini.
Buffert: La Carta Gialla
Media Partner: Paperboat Video

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TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI
PARAFULMINI in concerto e presentazione dell'album
Marco Bigliazzi (batteria), Filippo Brilli (sax), Riccardo Zini (basso e sax) & C.
In collaborazione con TRA Teatro Rossi Aperto
19 ottobre 2018 ore 21.30
Teatro Rossi Aperto, via del Collegio Ricci 1, Pisa

Sponsor: Studio Legale Michele di Gregorio, Farmacie Comunali Pisa, Arzelà Studio Architettura, Farmacia Mugnaini.


Poetica di Marco Bigliazzi
di Manuela Antonucci

Marco Bigliazzi, pisano, storico dell’arte dai mille interessi, uomo poliedrico, nonché compositore, musicista, scrittore, produttore, dipinge scenari urbani. Ma tra i suoi blocchi di cemento e mattoni non si respirano polvere e calcine, bensì luci e ombre interiori. In quegli scenari scorrono fermi immagine di profonda introspezione: ci sono la vita e le sue stagioni, le albe e i tramonti di chi li ha vissuti. Le pause di chi vuole riflettere, trovare un senso, forse superare un limite, individuare una via di fuga nei cieli blu ingabbiati da costruzioni concentriche; spostare lo sguardo in alto o mirando verso nuovi orizzonti; soffermandosi su ciò che è stato (i palazzi) e che sarà (il blu), ovvero nella speranza di trovare quella via di fuga e di percorrerla (Limite delle acque sicure). Un richiamo alla Periferie Urbane di Mario Sironi permette, forse, una comprensione più esaustiva della solitudine esistenziale che caratterizza la poetica di Bigliazzi: dietro un’apparente staticità grafica troviamo un invito e uno stimolo alla riflessione più autentica, nella quale la pausa e il silenzio colti nello scenario ritratto, obbligano l’osservatore a formattare il momento e il contesto che sta vivendo (Schizzo da pacchi 55). Dentro quei paesaggi privi di uomini, in quegli spazi isolati, nelle periferie vuote e lontane dalle città chiassose e frenetiche, dentro prospettive futuriste o che richiamano la metafisica di de Chirico, nell’assenza di qualsiasi forma umana, si cela un vuoto che pian piano scopriamo essere familiare. Un vuoto che in fondo, seppur in modo più o meno percettibile, ci appartiene. Bigliazzi proietta questo luogo sulla tela con circospezione geometrica, talvolta architettonica. E i suoi paesaggi vuoti - privi di persone - sono pieni di consapevolezza, pertanto, intrisi comunque, di profonda umanità. Mi piace pensare che nomi ironici delle tele che ritrae siano forse, un modo per fuggire il peso di questa consapevolezza umana. Un modo che gli permette di esorcizzare la pienezza che ogni opera porta con sé. La sua poetica è, dunque, non solo di profonda introspezione ma anche molto attuale: in una società frenetica, che ci vuole competitivi e agguerriti, nella quale le relazioni si alimentano solo o, quasi esclusivamente, tramite i social, i like,  l’immagine, anzi la facciata - proprio come le facciate dei palazzi che ritrae, privi di profondità e spessore - il vuoto dell’alienazione dell’uomo prende il sopravvento e ci rende sempre più vittime di un ingranaggio superficiale e ingannevole, ovvero della perenne illusione di farci sentire tutti più amici e più vicini, mentre ci scopriamo più soli che mai. Non da meno gli schizzi - meticolosi e nervosi assemblaggi di finestre e facciate dentro grovigli di cieli graffiati, accompagnati da linee convulse e a tratti nevrotiche, tipiche dell’espressionismo astratto - ci sorprendono per la loro completezza e autenticità artistica, realizzati a matita, penna e pennarello (Schizzo addormentato 4). Una raccolta di preziose opere d’arte che nell’immediatezza manifestano, anch’esse, tutti i mondi interiori di Bigliazzi.         

Manuela Antonucci


Marco Bigliazzi

Qualche nota su di me

www.marcobigliazzi.wordpress.com

Scarabocchio e suono sin da quando ero piccolo - come tutti, del resto, solo che io non ho smesso. Non appena ho potuto ho cominciato anche a scrivere ed è così che, in seguito, sono arrivato ai cartoni animati.
Nel 1963 sono venuto al mondo in quella patria di scooter che è Pontedera. Negli anni settanta ho ricevuto la prima batteria, formato la prima band e frequentato un liceo classico. Da studente di Storia delle Arti all'università di Pisa, negli anni '80, disegnavo per fanzine, manifesti, volantini. Fu così che nell'86 uno stampatore ed editore pisano, Spartaco Felici, mi commissionò un libro di disegni su Pisa. Titolo: Pisa, ma con la esse scritta al contrario. Tre anni dopo mi laureavo in storia dell'urbanistica.
Dall'inizio della decade successiva, quando ho aperto il mio primo studio di grafica digitale, mi sono occupato di cinema d'animazione e affini e nel '98 ho diretto Souvenir, un corto selezionato al Festival di Sorrento. In seguito, fatta la conoscenza di Gilberto Tofano, figlio di Sergio in arte Sto – l'inventore del Signor Bonaventura – ho diretto due corti coprodotti da RAI: Bonaventura e il canotto (2001) e Bonaventura e il baule (2002), vincitori di un premio al festival di Lecco. Nel 2003 il mio corto animato Peperony, per il quale ho anche scritto le musiche, ha invece vinto il Prix Italia al festival Castelli Animati di Roma e ha fatto il giro di parecchi altri festival, da Bilbao a Tokyo.
A quel punto, assieme al mio socio Fabrizio Bondi, ho fondato Toposodo Independent Productions, dove ho diretto l'animazione di 15 episodi della serie francese Potlach (2005-6) per Rai e France 3, formando una nutrita squadra di artisti e tecnici. Con questi ultimi sono state realizzate le produzioni successive, in coproduzione con Rai e altri partner internazionali e distribuite in tutto il mondo, in particolare due serie televisive che ho ideato, scritto e diretto: La Banda Volante (26 episodi di 13' che ho anche musicato, 2008) e le due stagioni di Taratabong - Il Mondo dei Musicilli (52 episodi di 7', 2009-2010), su musiche di Patrizio Fariselli, il tastierista degli Area, che ha vinto il premio per la miglior serie preschool al festival Cartoons On The Bay 2009 e oggi si può trovare anche su Netflix. Nel 2010, ho presentato il progetto Avventura nell'Univerphone a Cartoon Forum, in Ungheria, mentre il mio progetto di lungometraggio d'animazione 2033 ha ottenuto il sostegno del MiBAC per lo sviluppo di sceneggiature originali. Nel 2013 ho firmato la regia dell'episodio Il Blues del Manichino per Rai. Recentemente, ho diretto il teaser del progetto di serie The Snores, per Gertie e RAI (2018).
Nel frattempo non ho smesso di dipingere e disegnare. Nel 2011 ho tenuto una personale di dipinti e disegni al Centro Espositivo e Museale SMS di Pisa, e nell'estate 2015 in un locale-galleria del quartiere Mitte
di Berlino. Una mia intervista a proposito di queste attività è uscita sul primo numero della rivista statunitense Journal of Urban Cultural Studies (An Artist Interview With Marco Bigliazzi) alla fine del 2013.
Già da un bel po' sceneggiavo cartoni e progetti d'animazione, e alla fine la scrittura ha trovato anche uno sbocco narrativo col mio primo romanzo, In Bianco, che ha ottenuto una menzione speciale al festival Giallo Garda 2016. Poco dopo è uscito il racconto Supponiamo per assurdo e a settembre 2017 il secondo romanzo, In Nero.
Intanto continuavo anche a suonare e, oltre alle colonne sonore di alcuni dei cartoni, a dicembre 2017 è uscito il primo album della mia band attuale, i Parafulmini, dal titolo Tenere Fuori Dalla Portata Dei Bambini.
Per finire: ho insegnato e insegno animazione digitale – in passato al Politecnico di Milano, all'accademia Arsnova di Siena e all'Università di Pisa, e oggi all'Accademia Alma Artis di Pisa.
Vivo a Pisa e ho vissuto a Parigi, dove torno spesso e volentieri.